Storia
Studi e ricerche intorno a Bannio e alla sua milizia. Storia, fede e arte di un borgo e di una valle a 400 anni dalla fondazione della milizia tradizionale
Stefano Della Sala, Fabrizio Cammelli
Libro
editore: Youcanprint
anno edizione: 2023
pagine: 464
Il volume è il risultato del Convegno di Studi organizzato in occasione del IV Centenario della Milizia Tradizionale e del santuario della Madonna della Neve di Bannio. Nella prima parte è trattato il Seicento Ossolano, contestualizzando il periodo in cui è nata la Milizia tra storia politica, religiosa e militare. La seconda parte indaga sulla storia di Bannio: la necropoli, gli antichi documenti, gli aspetti sociali ed economici e il fenomeno migratorio. La terza parte tratta alcuni aspetti legati alla Milizia nel singolare contesto di Soldati di Cristo, Soldati della Madonna, che uniscono la dimensione militare a quella religiosa. La parte quarta è dedicata alla religiosità popolare Ossolana, tra ex voto, streghe, processioni, santi e reliquie. L'ultima parte raccoglie i contributi che mettono in risalto la ricchezza artistica della Valle Anzasca: gli stucchi, gli arredi, la scultura, per poi rivolgersi alla pittura. Non vengono dimenticati né le importanti opere di oreficeria, le armi. Una storia che continua, un patrimonio di tradizioni che non vuole essere un pezzo da museo, ma un volano per il futuro: "Fedeli sempre. Oggi come allora".
Tradizione e cattolicesimo. Le idee di Donoso Cortés, de Maetzu, Orti y Lara e Vazquez de Mella: pensatori cattolici nella Spagna tradizionalista
Mario Astarita
Libro
editore: Il Pensiero
anno edizione: 2023
pagine: 344
9 maggio 1943
Alberto Cervellera
Libro: Libro in brossura
editore: Affinità Elettive
anno edizione: 2023
pagine: 96
L'inganno dell'Aquila. Negres deportés à Portoferraio
Isabella Zolfino
Libro: Libro in brossura
editore: Persephone
anno edizione: 2023
pagine: 138
"Tutto è iniziato quando ho scoperto che Jean Louis Annecy, un appartenente alla Loggia massonica Les amis de l’Honneur Français fondata a Portoferraio nel 1803, proveniva da Santo Domingo ed era un uomo di colore. Che ci poteva mai fare un ex Rappresentante del Popolo e Membro del Consiglio degli Anziani a Parigi in una piccola isola dell’Arcipelago toscano così lontana dai Caraibi? Quale intrigante mistero poteva esserci sotto? Un’accurata e meticolosa ricerca archivistica durata diversi anni mi ha portato a scoprire una sconvolgente realtà: l’Elba, durante il periodo del Consolato di Napoleone, era stata luogo di deportazione per ventiquattro seguaci di Toussaint Louverture, il Nero ribelle che aveva combattuto la Francia nella Rivoluzione di Santo Domingo." (Isabella Zolfino)
La grande guerra del Nord. 1700-1721
Mario Del Duca
Libro
editore: Chillemi
anno edizione: 2023
pagine: 40
Misfatti, delitti e contravvenzioni nella Vallata del S. Agata al tempo dei Borbone. Diritto, società e scontri politici durante il Regno delle Due Sicilie (1816-1861)
Fabrizio Casoria
Libro: Libro in brossura
editore: Città del Sole Edizioni
anno edizione: 2023
pagine: 216
«L'autore ha circoscritto la sua ricerca alla Vallata del Sant'Agata. In questo "distretto", finora trascurato dalla storiografia ufficiale e considerato solo marginalmente dalla storiografia calabrese, ha raccolto ed analizzato diversi tipi di reati, scegliendone i più significativi e pregnanti: misfatti contro la religione, lo Stato, la proprietà, venefici, ferite e percosse, omicidi premeditati e tanto altro ancora. Da segnalare poi i reati politici che testimoniano la partecipazione attiva al processo risorgimentale di alcuni esponenti della Vallata. Senza questa ricerca i nomi dei protagonisti sarebbero rimasti nell'oblio. Le vicende raccontate, apparentemente marginali rispetto alla grande storia, sono state scelte tra le molte perché adatte a restituire atmosfere, luoghi e situazioni ed a recuperare lo spirito del tempo, analizzando un campo non sufficientemente esplorato. È in questo che sta l'originalità della ricerca. Il modo in cui la società dell'epoca ha individuato, perseguito e punito i delitti, diventa qui, uno specifico oggetto d'informazione. L'attenzione per questi aspetti della giustizia, sempre lasciati nelle periferie delle ricerche storiche e per le modalità di utilizzo delle fonti si impone di pari passo con l'avanzare della microstoria. Attraverso le fonti archivistiche, si sono analizzati e descritti i molti processi dei Giudici Circondariali e della Gran Corte Criminale di Reggio ma anche gli Inventari dell'Intendenza e dei diversi Comuni, custoditi presso i Vari Archivi reggini, garantendone pienamente l'attendibilità dei risultati e trovando anche inaspettatamente documenti là dove non si pensava potessero essere conservati.» (dalla Prefazione di Orlando Sorgonà)
Patrimonio fragile. Terremoti e abbandoni nell'Appennino centrale
Clara Verazzo
Libro: Libro in brossura
editore: Gangemi Editore
anno edizione: 2023
pagine: 208
"Patrimonio fragile" costituisce un bilancio storico attorno a un evento eccezionale, quale fu il terremoto della Marsica del 1915, che mise in luce, drammaticamente, le fragilità strutturali di un territorio, ma meglio sarebbe dire di una civiltà, cui seguirono scelte strategiche che resero tali fragilità pressoché irreversibili. Al tempo stesso costituisce un bilancio storiografico di cui si avvertiva l'esigenza vista l'ampia produzione che ruota non solo attorno al tema dell'emergenza sismica e della relativa prevenzione, ma ad un ritrovato interesse verso i processi di antropizzazione territoriale, dunque verso il carattere degli insediamenti e, aspetto non secondario, verso lo studio dei tipi edilizi nella loro processualità e nelle loro modalità costruttive. "Patrimonio fragile" si interroga, infine, sulla sorte dei tanti insediamenti marsicani abbandonati allo stato di rudere, testimonianza concreta e a tratti desolante, dei tanti sconvolgimenti subiti da questa nobile Terra per via di eventi naturali eccezionali, cui si sono aggiunte le ferite non risarcite della Seconda guerra mondiale, il tutto aggravato da un fenomeno generale di spopolamento dell'Appennino.
Bizantinistica. Rivista di studi bizantini e slavi. 2ª serie. Volume Vol. 23
Libro
editore: Fondazione CISAM
anno edizione: 2023
pagine: 202
La società cinese contemporanea
Li Wen
Libro
editore: Anteo (Cavriago)
anno edizione: 2023
pagine: 264
Storia di una grande paura. La sodomia a Firenze e Venezia nel Quattrocento
Romano Canosa
Libro
editore: Menabò
anno edizione: 2023
pagine: 212
Le città italiane furono, nel Quattrocento, toccate dalla diffusione di pratiche sodomitiche. Particolarmente interessate al fenomeno furono Firenze e Venezia. Le misure adottate dalle autorità, nelle due città, furono qualitativamente assai diverse. A Firenze, dove più estesa era la pratica del "vizio innominabile", fu creata una magistratura speciale e fu scelto il sistema delle pene pecuniarie come sanzione principale da infliggere ai colpevoli. A Venezia, invece, il compito di intervenire fu assunto in prima persona dal massimo organo di sicurezza dello Stato: il Consiglio dei Dieci. Le pene furono assai dure: dall'amputazione del naso, alla tortura, al rogo. Storia di una grande paura ricostruisce, in base a raro materiale d'archivio, la dinamica delle inchieste e dei processi, analizzando anche le spiegazioni, date a quel tempo nella letteratura religiosa e laica, sulle cause della diffusione del fenomeno.
Il mezzo regno dei francesi: cronache di Napoli sul Viceré Odet de Foix di Lautrec
Arturo Bascetta
Libro: Libro in brossura
editore: ABE
anno edizione: 2023
pagine: 226
Osservarlo ed ascoltarlo, già la prima volta, fu un tutt'uno e conseguenza del fatto rivelatorio. Un fluire incandescente di pensieri, sillabe, frasi e parole il manifestarsi del logos; come immaginavo avvenisse sotto i portici dell'Accademia di Atene, tra allievi frenetici e solenni cattedratici maestri. Come avveniva per le frequentazioni nel foro, da parte d'indomabili giureconsulti o di stupefacenti curiosi, arrivando ad rostra, estasiati davanti ad epigoni di un Cicerone o di un Ortensio e anche di Antonio Oratore. Fiammeggiare di perifrasi e splendore di metafore, con metonimie d'anguille viscide, similitudini lunghe come di treni, carichi di alabastri. Il divenire dei metri sui piedi della poesia, mutata in musica da miti viventi di arpe d'avorio o tube celestiali: scrivere per ogni artista della penna d'oca o di computer è un disco verde verso infiniti azzurri, spalancati da occhi viperini. La dolcezza di una chitarra, in mano a Garcia Lorca, un calendario sfogliato da Leopardi. Per Arturo Bascetta è dare ascolto alla voce di dentro, alla tarantola che gli rode le visceri. Un ineludibile comandamento dello spirito. Non so dove gli derivi, ma certamente Arturo ha la scorza dello storico. Presumo ambiziosamente la vocazione l'abbia colto, in qualche stellata pausa serale del suo soggiorno nei campi Flegrei, dove Virgilio è di casa, ma anche Omero è un fantasma di sogni ellenici. A sentire Croce, però, lo storico locale non ha bisogno d'ispirazione, né di modelli. È. Come Iddio e come la Musa Clio. Arturo dell'amore per i suoi paesi di montagne innevate o aspre rocce, di monconi e moncherini d'alberi, di capre lanose e di lupi accesi nel buio profondo delle notti ululanti, ne ha fatto una religione. Incanta con le sue argomentazioni, Arturo. Non solo bravo giornalista, testardo nel servire la sua devozione di pennaiolo che butta sudore e stenti per realizzarsi, ma anche storico e scrittore brillante. Non era nato a fare lo storico, vi dirà. Invece, sa di spacciare bugie. Egli è uno storico, da mandare in brodo di giuggiole anche il più asettico lettore, il meno influenzabile editore. Storico locale, urliamolo con Croce. Cioè vero storico. Gli altri ci guarderanno e ci commiseranno? Non lo credo. Perché il grande Frodoto incominciò con i logoi, che recitava, tutto compito e partecipe, ad Atene, finì con il diventare il massimo degli storici, insieme a Tucidide. Quest'ultimo più scrittore o narratore, meno storico/geografo/militare come l'autore delle lunghe battaglie di popoli di Ellade e di Asia, e dell'invasione persiana. Io, qualcosa, vorrei dirla per contrastare Arturo; «che ce lo troviamo dappertutto?» Per quanto riguarda però l'età moderna, ad andare a spulciare registri e documenti, Arturo Bascetta è capace di strabiliare, è veramente un folletto imprendibile. Gianni Race †